Cos’è e come funziona il sistema di purificazione dell’aria con UV-C

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Cos’è e come funziona il sistema di purificazione dell’aria con UV-C

La luce ultravioletta fa parte dello spettro luminoso. Ha una lunghezza d’onda più corta della luce visibile, e si divide in UVA, UVB e UVC. La luce UV-C interrompe il DNA e impedisce ai microrganismi di moltiplicarsi. Ed è proprio per questo, che viene impiegata per scopi di purificazione e sanificazione in diversi ambiti.

Che cosa è l’UV-C?

Gli UV, i raggi ultravioletti, sono radiazioni non visibili all’occhio umano. Emessi dal sole, vengono prevalentemente assorbiti dallo strato d’ozono presente nell’atmosfera. I raggi UV-C sono i raggi UV con lunghezze comprese tra i 200 e i 300 nanometri: hanno proprietà germicide e virucide, e sono dunque in grado di distruggere virus, batteri e protozoi.

Per questo motivo vengono utilizzati in molteplici ambiti, come mezzo di disinfezione e sanificazione, con un alto livello di efficacia e senza l’impiego di sostanze chimiche.

Come funziona l’UV-C

I raggi UV-C colpiscono le cellule dei microrganismi e dei virus, creando un effetto fotochimico che ne provoca l’oscuramento: le adiacenti molecole di citosina e timina si legano l’una all’altra, invece che alla base opposta nella molecola di DNA. In questo modo la cellula muore, e l’agente patogeno non riesce più a moltiplicarsi.

La sanificazione con UV-C permette di disattivare i microrganismi attraverso un approccio fisico: penetrando nelle cellule degli stessi, i raggi agiscono sul loro DNA impedendo che si moltiplichino. Grazie a questa capacità, vengono impiegati per sanificare l’acqua, l’aria e le superfici: possono dunque trovare applicazione nei condizionatori, nei purificatori, negli umidificatori, per la sanificazione di sale operatorie e di aree per la preparazione del cibo, ma anche nelle cappe.

La disinfezione con UV-C ultravioletti ha caratteristiche diverse da altri metodi di disinfezione, che utilizzano calore o sostanze chimiche.

Come funzionano le cappe UV-C?

Le lampade UV-C trovano largo impiego nelle cucine di ristoranti e hotel, di strutture ospedaliere e grandi aziende, ma possono essere impiegate anche in ambito domestico. Sono infatti la miglior soluzione per mantenere elevato il livello di pulizia della cappa e degli impianti d’aspirazione dei fumi, risolvendo al contempo i cattivi odori.

Le cappe UV-C hanno principalmente due funzioni:

  • diminuiscono la quantità di grasso presente sulla cappa, riducendo così il rischio di incendi;
  • eliminano il cattivo odore che il grasso produce in cucina.

Le cappe UV-C simulano il meccanismo con cui il sole purifica l’aria: attraverso i raggi ultravioletti, combinati con l’ozono, i grassi e gli oli vengono ossidati a freddo. All’interno della cappa è infatti montata una lampada UV-C che trasforma l’ozono attraverso una reazione fotochimica, in modo che possa andare a distruggere gli oli e i grassi. 

Il flusso d’aria entra dunque nella cappa, passa dai filtri a labirinto e raggiunge la lampada UV. Al contempo, l’ozono va a ridurre i grassi e gli odori. Naturalmente presente nella stratosfera, l’ozono può essere infatti prodotto in modo che ossidi la materia organica (nel caso specifico delle cappe, i grassi e gli odori).

Mentre nelle tradizionali cappe si annidano virus e batteri, una cappa con sistema di sanificazione UV-C li distrugge, ponendosi come la soluzione maggiormente igienica e funzionale nel mondo cucina. Grazie a questo sistema, è possibile quindi ottenere cappe senza canna fumaria ad altissime prestazioni filtranti.

L’UV-C è dannoso per l’uomo?

Le radiazioni UV-C sono dannose per l’uomo solo in caso di esposizione accidentale nell’intervallo di lunghezze d’onda tra i 280 nm e i 100 nm: in tal caso possono provocare irritazioni, ustioni ed eritemi, all’occhio come alla pelle.

Quali sono i vantaggi dell’UV-C?

I vantaggi dell’UV-C sono diversi, ma i principali sono così riassumibili:

  • non è necessario pulire l’area dopo l’uso, come nel caso dei prodotti chimici;
  • sono efficaci anche contro i microrganismi resistenti al cloro;
  • non creano batteri resistenti alla disinfezione con raggi ultravioletti;
  • non contengono composti tossici;
  • rendono gli agenti patogeni innocui in pochi secondi;
  • non lasciano residui e non scoloriscono le superfici;
  • possono essere impiegati per disinfettare acqua, aria e superfici.

Un sistema UV-C è dunque consigliato negli ambienti frequentati da molte persone, in cui si rende necessario abbattere completamente i batteri e creare ambienti liberi da virus.

Nello specifico caso delle cappe, le cappe UV-C non inquinano e sono perfette per abbattere gli odori (disgregando le macromolecole di grasso, e trasformandole in composti organici e inodore, i cattivi odori vengono abbattuti dell’80%). Inoltre, sono facili da installare e poco invasive, poiché non necessitano di una canna fumaria. E, andando a combattere i depositi di grasso, facilitano la pulizia e la manutenzione della cappa stessa. Una cappa con sistema UV-C deve essere pulita ogni 600 ore, con un panno morbido e un po’ di detergente. La sostituzione, invece, si rende necessaria dopo circa 8000 ore d’utilizzo.

Scelta perfetta per chi vuole una cappa salubre, capace di garantire un’aria sana in cucina e nell’edificio, la cappa UV-C evita che si formino i germi sui depositi di grasso e previene la formazione di questi ultimi, con effetti sull’igiene e sulla sicurezza. I grassi non sono solo insalubri, infatti: la loro combustione può anche provocare pericolosi incendi.